Campeggi
Campeggi è tra i primi al mondo a produrre trasformabili.
Divani che diventano letti nel 1959; dal 1968 non solo: oggetti diversi con una performance per funzione.
Riflessa chiaramente dalla propria comunicazione, la Campeggi si racconta da sé attraverso il marchio (Unimark), i cataloghi (Italo Lupi con Steven Guarnaccia), la fabbrica (Guido Canali) e soprattutto attraverso i suoi prodotti (Denis Santachiara, Vico Magistretti, Giulio Manzoni, Lorenzo Damiani, Giovanni Levanti, Matali Crasset, fino ai più giovani Sakura Adachi, Paolo Imperatori, Emanuele Magini).
Per evitare la noia delle posizioni acquisite, per superare l’immobilità delle situazioni sedimentate, per rimettere in moto desideri e piaceri, Campeggi immagina un universo luminoso e dinamico di oggetti pronti a muoversi e trasformarsi per assecondare il vostro piacere di abitare, vivere, cambiare.
Per accelerare prima dello sbadiglio, Campeggi vi propone il proprio dizionario fatto di Comodità, Agilità, Movimento, Pragmaticità, Economicità, Grazia, Gioco, Imprevedibilità. Gli oggetti della collezione danno vita a un catalogo che costituisce un riferimento per chi cerca innovazione tecno-tipologica e non banalità, lievità e non lusso, intelligenza dinamica e non statica immobilità. L’immobilità evita il dialogo e non registra gli eventi nel mondo intorno a noi. Le cose che non cambiano sono destinate a inaridirsi, solo quelle in grado di cambiare non muoiono. Campeggi, sempre fedele a se stessa, continua a cambiare per voi.